GRAVIDANZA
Pur
non essendo la gravidanza una controindicazione assoluta ai viaggi, in
generale alle donne in gravidanza si consiglia di sottoporsi a una valutazione
del rischio, in rapporto al mese di gravidanza (non è consigliabile
affrontare viaggi nell'ultimo mese), a precedenti gravidanze o aborti o
ad altre malattie sofferte dalla gravida, che già di per sè
controindicano il viaggio. Tale valutazione preventiva va fatta dal proprio
medico di fiducia.
Si
deve valutare inoltre il rischio, in relazione alle caratteristiche del
viaggio e ai mezzi di trasporto. Ad esempio viaggi in zone ove esistono
condizioni climatiche estreme, in alte quote o viaggi che comportano notevole
fatica, sono ovviamente sconsigliati.
Per
quanto riguarda il paese di destino bisogna tener conto sia delle vaccinazioni
obbligatorie richieste dalle autorità del luogo, che delle vaccinazioni
consigliate. Per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie, in genere
si fa riferimento alla vaccinazione contro la febbre gialla: essa in genere
è sconsigliata in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre, salvo
i casi in cui la gravida non possa fare a meno di recarsi in zone in cui
vi siano epidemie di febbre gialla in corso. Per le altre vaccinazioni
si tenga conto che i vaccini a germi vivi attenuati ( Es.: antipolio orale,
anti rosolia, antimorbillo) sono sconsigliati in gravidanza e che altri
vaccini costituiti da germi uccisi ( Es.: antipolio intramuscolare, antitifico
intramuscolare, anticolerico) o i vaccini a base di polisaccaridi (Es.:
antimeningococcico, antipneumococcico) si possono somministrare solo in
caso di assoluta necessità.
Le
vaccinazioni antitetanica, antidifterica e antiepatite B non sono invece
controindicate.
Anche l'assunzione di immunoglobuline per la prevenzione del tetano-difterite
e dell'epatite A non è controindicata.
Per
quello che riguarda la situazione sanitaria del paese di destino bisogna
valutare in primo luogo il rischio di malaria; in genere si sconsigliano
i viaggi in quelle zone malariche ove esiste il rischio di forme resistenti
alla Clorochina (Es. Africa subsahariana, bacino Amazzonico, Sud-est asiatico),
tenuto conto che per dette aree si dovrebbe fare la prevenzione con un
farmaco ( la Meflochina) che è sconsigliato in gravidanza, soprattutto
nel primo trimestre. Quando è indispensabile per la gravida visitare
questi paesi la profilassi antimalarica dovrebbe essere quella basata sull'associazione
Clorochina+ Paludrin.
Le
donne che avessero già intrapreso la profilassi antimalarica con
Meflochina devono evitare la gravidanza per tre mesi dopo l'assunzione
dell'ultima dose di farmaco. Le donne che avessero intrapreso la profilassi
antimalarica con doxiciclina devono evitare la gravidanza per almeno una
settimana dopo l'assunzione dell'ultima dose.
La
donna in gravidanza deve poi ricordare che le diarree del viaggiatore sono
il rischio più frequente e che deve curare con la massima attenzione
l'assunzione di alimenti e bevande. Deve poi evitare di prendere farmaci,
senza il parere di un medico, tenuto conto che alcuni farmaci possono complicare
la gravidanza (es. prodotti a base di salicilato) o determinare malattie
al feto ( es. prodotti a base di bismuto).
Infine
in gravidanza si consiglia:
Non
viaggiare da soli
Verificare
la facilità di accesso
alle strutture ospedaliere del luogo di destinazione, il loro funzionamento,
la presenza di reparti ostetrici e pediatrici.
Verificare
se esiste la disponibilità
di bevande in confezioni sigillate e di latte pastorizzato.
Portare
con sè la tessera sanitaria
riportante il Gruppo sanguigno, le eventuali allergie, le vaccinazioni
effettuate e i trattamenti farmacologici eventualmente in corso: sarebbe
meglio se tutte le indicazioni fossero anche tradotte in inglese.
Aggiungere
al normale kit di pronto soccorso
anche: borotalco, antimicotici vaginali e stick urinari per identificare
eventuale proteinuria e glicosuria.
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Le
donne che allattano devono assumere la chemioprofilassi antimalarica appropriata,
in relazione al paese da visitare; il medicamento presente nel latte materno,
non crea in genere danno, né protezione al neonato, che deve quindi
assumere, quando possibile e in relazione all’età, la propria dose
di farmaco. Se la somministrazione non è possibile, si deve proteggere
il neonato facendolo soggiornare in una stanza con aria condizionata o
con zanzariera sopra il letto e utilizzando insetticidi a base di piretro.
Durante l’allattamento al seno, non si deve dimenticare che l’alimentazione
ed il sonno influenzano inevitabilmente la produzione di latte. Le mamme
devono aumentare l’assunzione di liquidi, evitare l’assunzione di alcool,
di caffeina e l’esposizione al fumo. Se l’allattamento è artificiale,
si consiglia di portare con sè una quantità sufficiente di
latte per tutta la durata del soggiorno o di accertarsi del suo facile
reperimento nel luogo di destinazione. L’allattamento al seno è
sempre consigliato, in quanto riduce l’incidenza di diarrea infantile;
anche quando la madre è colpita da forme lievi di Diarrea del Viaggiatore
non deve essere sospeso, ma è necessario che la stessa aumenti il
proprio apporto di liquidi. Alle donne che allattano si ricorda di asportare
il repellente contro le zanzare, lavando bene la pelle delle mani e del
seno.
BAMBINI
L’Organizzazione
Mondiale della Sanità sconsiglia di recarsi con i bambini nelle
aree malariche, in particolare in quelle in cui esiste il rischio di forme
di malaria resistenti alla Clorochina.
I
bambini sono maggiormente predisposti a sviluppare rapidamente gravi forme
di malaria. La comparsa di febbre nel bambino, quando non è possibile
dimostrarne la reale causa, è da considerare come malarica e deve
essere sempre curata come tale. Come e più che gli adulti, i bambini
devono essere protetti dalle punture di zanzare ( repellenti ; zanzariere;
insetticidi ) e devono intraprendere la profilassi antimalarica, sia pur
con le difficoltà legate alla mancanza di formulazioni pediatriche.
L'antimalarico può essere disciolto in alimenti quali il latte,
i prodotti dolci (es marmellate) o la frutta (es. banane) .
I bambini di età inferiore alle 6 settimane non dovrebbero affrontare i viaggi aerei in quanto il loro apparato respiratorio non è ancora pronto ad affrontare la depressione che esiste in cabina e inoltre gli sbalzi pressori potrebbero determinare dolore all'orecchio.
Ovviamente
deve essere fatta molta attenzione all'azione del sole, tenuto conto della
delicatezza della pelle del bambino. Si dovranno usare filtri solari ad
elevata protezione, creme idratanti e si dovrà limitare l'esposizione
ai raggi solari al minimo, soprattutto nelle ore più calde.
Viaggidi
lunga durata
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Ai
viaggiatori non immuni alla malaria, che devono soggiornare per più
di un mese in zone ad alto rischio di infezione, l’Organizzazione Mondiale
della Sanità consiglia di proseguire la profilassi con antimalarici
per almeno i primi tre mesi di soggiorno. La profilassi con clorochina
e proguanil non presenta effetti collaterali rilevanti : sono state segnalate
alterazioni della retina nei soggetti in terapia con 300 mg. al giorno
di clorochina per più di 5 anni. L’uso della meflochina e della
doxiciclina va riservato solo ai casi ad elevato rischio di infezione.
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Alcuni
viaggiatori, come ad esempio i membri di equipaggio degli aerei, effettuano
brevi ma frequenti viaggi in zone malariche: in questi casi è consigliabile
intraprendere la chemio-profilassi antimalarica solo quando si recano in
aree ad alto rischio di infezione. Devono, comunque, adottare severe misure
di protezione contro le punture di zanzara ed essere preparati ad affrontare
un attacco di malaria dotandosi di adeguate dosi di antimalarici per l'autotrattamento,
in attesa delle indicazioni mediche.